Il 43% della popolazione utilizza le applicazioni di messaggistica istantanea
Come ogni anno We Are Social ha presentato la ricerca Digital in 2016, dove vengono raccolti dati sull’utilizzo dei canali digitali e social, dei dispositivi utilizzati dagli utenti e più in generale sullo scenario digitale.
Le analisi hanno focus specifici su particolari Paesi (sono dati che abbiamo utilizzato anche noi per analizzare la situazione digitale in Cina e in Russia qualche mese fa), e sono basate su un insieme di dati pubblici che vengono riorganizzati per essere presentati in modo immediatamente comprensibile da parte degli addetti ai lavori e delle aziende.
Oggi, quindi, vi proponiamo una rielaborazione di questi dati per capire insieme come si sta muovendo lo scenario digitale all’inizio del 2016, cosa è cambiato rispetto al 2015, e quali sono le previsioni per il futuro.
Su una popolazione mondiale di 7,4 miliardi di persone, gli utenti di internet (senza la distinzione desktop-mobile) sono 3,4 miliardi, per una penetrazione sul totale del 46%. A livello globale, inoltre, ben 2,3 miliardi di persone utilizzano i social media (31% di penetrazione) e 3,8 miliardi di persone utilizzano dispositivi mobile (penetrazione del 51%). Si tratta di una situazione in crescita, stazionaria o in ribasso rispetto al 2015?
Ovviamente si tratta di una crescita per tutti gli indicatori, e non indifferente:
Gli utenti che utilizzano internet sono cresciuti del 10%, così come gli utenti dei social media. Più leggera è la crescita del mobile, ma si parla comunque di decine di milioni di nuovi utenti. Il trend di crescita del mobile è quello che si può apprezzare dal grafico sottostante. Se nel 2010 solo il 2,9% degli utenti accedeva a internet da un dispositivo mobile, ormai siamo alle soglie di un 40% di utenti in tutto il mondo che accedono a internet da mobile, con un trend che è ormai assolutamente indiscutibile.
Applicando la lente di ingrandimento sull’aspetto dell’utilizzo di internet, notiamo alcune cose interessanti. La penetrazione di internet è molto più alta in Europa e negli Stati Uniti rispetto ad altri paesi, fino a sfiorare il 90% in alcuni Paesi, anche se a livello assoluto gli utenti di internet sono perlopiù in Asia, dove invece la penetrazione di internet sul totale della popolazione supera di poco il 50%.
I 10 Paesi in cui Internet è più utilizzato sono tutti europei (in particolare i paesi nordici), eccetto le Bermuda e gli Emirati Arabi Uniti, mentre quelli in cui Internet ha le percentuali più basse di penetrazione sono i Paesi dove vi sono ancora censure governative (ad es. la Corea del Nord) o i Paesi sottosviluppati.
Se andiamo a vedere quante ore vengono spese su internet dagli utenti ogni giorno, notiamo che i tassi di utilizzo più alti provengono dai Paesi più in crescita a livello economico (ad esempio il Brasile, il Sud Africa e i Paesi arabi), dove il tempo dedicato a internet da parte delle persone supera le cinque ore giornaliere. In particolare è alto l’utilizzo del mobile nei Paesi arabi e sudamericani, e meno in quelli asiatici.
Parlando di mobile, appunto, all’inizio del 2016 a livello globale gli accessi a internet da questo dispositivo ammontano a una quota totale del 39%, con un aumento del 21% rispetto al 2015. È in diminuzione l’utilizzo delle piattaforme desktop (-9%) per la navigazione sul web, e lo stesso vale per i tablet (un drastico -21%).
Come abbiamo anticipato, la penetrazione media dei social media nel mondo è del 31%, per un totale di 2,3 miliardi di utenti. I tassi di penetrazione più alti sono in Nord America, Europa, Sud America e Asia, anche se i singoli Paesi dove sono più utilizzati i social sono Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti e Hong Kong.
Le piattaforme social più utilizzate a livello globale sono Facebook, che ha toccato soglia 1,5 miliardi di utenti, e Qzone, il più popolare social network cinese con più di 800 milioni di utenti attivi (per un approfondimento sui social media in Cina, potete leggere il nostro articolo di agosto).
Non solo social: la crescita più forte proviene dalle app di messaggistica istantanea. Se nel 2015 Whatsapp contava 600 milioni di utenti, nel 2016 ne conta ben 900 milioni; mentre Facebook Messenger è passata dai 500 milioni di utenti agli 800.
Per quanto riguarda Facebook, è curioso notare che la ricerca di We Are Social ci dice che ben l’83% degli utenti accede al social da mobile (ben 1,3 miliardi di utenti!), mentre solo la metà vi accede anche da desktop.
Andiamo in Italia: con dati leggermente inferiori alla media europea, la penetrazione di Internet in Italia è del 63%, pari a circa 38 milioni di persone connesse. La penetrazione dei social, invece, è del 47%, con 20 milioni di utenti attivi. Il dato maggiormente in crescita riguarda però l’utilizzo dei canali social dai dispositivi mobile: da 22 milioni di account che accedevano ai social da smartphone nel 2015, si è passati a 24 milioni.
Oltre che una forte diffusione, Internet in Italia ha anche un grande utilizzo. Nel 2016 la percentuale di utenti che accedono a internet da mobile è aumentata del 5%, mentre gli accessi complessivi – comprensivi di desktop e mobile – sono aumentati del 3%.
È interessante notare che il 79% delle persone che utilizzano internet accedono ogni giorno, mentre solo l’1% degli utenti accede a internet solo poche volte al mese.
Per il resto, la quota di traffico su internet avviene come sempre perlopiù da desktop (computer da scrivania o laptop), dato sorprendentemente in crescita. Nel 2015 era stata forte la crescita del traffico da mobile (+16%), con una quota del 17% sul totale, ma nel 2016 è ancora più forte (+29%), arrivando a una quota del 21% del traffico totale.
Sono 28 milioni gli utenti attivi sui Social Media in Italia, cioè il 47% della popolazione totale. È davvero forte il dato degli accessi da mobile: ben 24 milioni di persone.
Le piattaforme social più utilizzate dagli utenti in Italia sono quelle dell’ecosistema di Mark Zuckerberg: Facebook, Whatsapp e Facebook Messenger. A seguire vi sono Google Plus e Twitter, per tornare a un altro social di Facebook: Instagram.
Il report ci restituisce anche un’interessante profilazione dell’utente italiano medio su Facebook:
Facebook in Italia ha circa 28 milioni di utenti attivi. Vediamo che quasi la metà degli utenti (49%) appartiene alla fascia d’età 20-39 anni, con il 26% della sotto-fascia d’età 20-29 anni.
Questo dato si scontra leggermente con quello della Generazione Z in altri Paesi, come gli Stati Uniti, dove si è verificato un grosso calo delle persone di questa fascia d’età che utilizzano Facebook, prediligendo invece piattaforme più immediate e “giovani” come Snapchat. Proprio per andare incontro a questo target sempre più emergente, forse, Facebook ha introdotto il formato pubblicitario dei Canvas, una modalità di fruizione dei contenuti più visuale.
Chiudiamo con l’importanza del mobile, che è stato un must nel 2015 (lato aziende, per il “mobilegeddon” e per la necessità di sviluppare siti mobile-friendly). In Italia il 62% delle persone ha uno smartphone, e il 75% delle connessioni da mobile sono a banda larga (3G o 4G). Ma per cosa utilizzano i dispositivi mobile gli italiani?
Di fronte a queste statistiche demografiche e di utilizzo, è chiaro che le aziende devono rispondere a queste sfide in modo coerente, risolvendo la complessità del customer journey e iniziando a guardare all’integrazione dei canali (specie nel settore del retail). Continuate a seguire il nostro blog nel corso del 2016: approfondiremo ulteriormente gli ultimi trend nel mondo del digitale.