Sono passati 4 mesi dall’attivazione dei Buyable Pins su Pinterest e i primi riscontri sembrano essere molto positivi: le aziende che vendono attraverso questo canale confermano il successo di questa nuova funzionalità.
Quali sono le principali evidenze?
Secondo le prime interviste effettuate alle aziende, i Buyable Pins hanno già un ruolo fondamentale nelle vendite online.
Il brand di abbigliamento Spool No. 72, ad esempio, afferma che, dalla loro attivazione, le vendite online derivanti da Pinterest sono aumentate del 30% e che l’84% di coloro che hanno effettuato l’acquisto sono dei nuovi clienti.
Anche Daily Chic condivide un’esperienza simile: Pinterest, per loro, è sempre stato un ottimo partner per veicolare traffico verso l’e-commerce, ma da quando esistono i “Buy Bottons” registrano il 30% di ordini in più grazie agli acquisti effettuati direttamente sul canale.
Anche Nadia Rasul, co-fondatrice di Madesmith, un’azienda che produce oggetti handmade, è molto soddisfatta dei risultati ottenuti (+7,1% di vendite) e si dichiara positiva in previsione delle feste natalizie: le persone cercheranno prodotti online e i Buyable Pins saranno un’ottima occasione per farsi conoscere e per acquisire nuovi clienti.
Michael Yamartino, product Manager di Pinterest, dà ulteriore sostanza a questi feedback: i dati, infatti, dimostrano come il 90% delle persone che acquistano tramite i Buyable Pins siano effettivamente nuovi clienti per le aziende.
Yamartino anticipa, inoltre, che l’obiettivo di Pinterest è di rendere direttamente acquistabili tutti i prodotti presenti sulla piattaforma.
Oggi, infatti, ha più che raddoppiato i suoi Buyable Pins, arrivando ad averne circa 60 milioni e, considerando che i pin presenti sono circa 50 miliardi (di cui l’80% sono repin), il margine di espansione è piuttosto elevato.
Questo cambiamento potrebbe comportare anche un nuovo modo di progettare le strategie di marketing online: se prima le aziende non possedevano un profilo su Pinterest e veicolavano il traffico sull’e-commerce sfruttando esclusivamente Facebook o altri canali più “tradizionali”, oggi dovranno quantomeno prenderlo in considerazione come touch point nel processo decisionale dell’utente.
Un paio accorgimenti pratici:
Alcune aziende stanno già cogliendo questa nuova opportunità e si stanno muovendo attraverso strategie di comunicazione che stimolino i propri followers ad acquistare su Pinterest:
L’azienda Comuse Travels sfrutta Twitter per informare i propri clienti sulla novità e li rimanda direttamente sulla piattaforma.
Anche Maca boutique informa i propri fans attraverso Facebook e li invita a scoprire il canale.
Importante:
Proprio perché sarà l’unica fonte di guadagno per il canale le campagne di ADV al suo interno saranno, molto probabilmente, sempre di più un passaggio obbligato.
Vista la continua evoluzione e crescita del “social commerce”, Pinterest estende la possibilità di fare shopping integrando un numero di piattaforme sempre più ampio come, ad esempio, Magento, IBM Commerce e Bigcommerce. Questo significa che sempre più aziende avranno la possibilità di vendere i loro prodotti direttamente dal social network e la presenza di grandi brand come Bloomingdale’s, Wayfair, DVF e Steven Alan dimostra il successo della nuova funzione.
Le potenzialità di questo “social commerce”, quindi, sono altissime e gli obiettivi di crescita sono molto concreti: Pinterest sta lavorando per rendere i Buyable Pins accessibili a tutti gli utenti in America e disponibile anche da desktop e dispositivi Android.
Noi, invece, aspettiamo che i buyable pins arrivino anche in Italia, così da poter integrare questo canale di vendita e promozione nei nostri progetti.