Un’introduzione all’Article Marketing

Come si intuisce forse dal nome, l’Article Marketing consiste nella realizzazione di articoli e contenuti approfonditi sulle tematiche più svariate che vengono poi pubblicati in siti e portali dedicati, con un conseguente (ed auspicabile) effetto domino di diffusione In Internet. Uniche caratteristiche davvero richieste: qualità ed utilità dell’articolo. Si tratta di un argomento già molto dibattuto nella rete e anche se l’America rimane ancora un passo avanti, il settore è in movimento e quindi anche il panorama italiano è attivo per spingere e far crescere questo importante strumento di comunicazione.

A differenza di un comunicato stampa tradizionale, un buon articolo dovrebbe contenere non solo la comunicazione di nuove iniziative aziendali, ma anche informazioni utili, pratiche e spesso trattate in modo simpatico: ad esempio, “101 modi per ottenere link spontanei”, “Come scegliere un software di video editing” oppure “10 cose da sapere per andare in vacanza col proprio gatto:-)

Gli obiettivi di un’attività del genere sono molteplici, più o meno legati al SEO. In primis, la possibilità di aumentare la link popularity del proprio sito attraverso l’inserimento di uno o più link nudi (graditi ai motori e quindi senza rel=nofollow) in pagine con PageRank anche discretamente elevato. Se poi questi articoli vengono ripresi e ripubblicati anche in altri siti, è chiaro che il numero di backlinks può aumentare notevolmente nel giro di pochi giorni, in maniera del tutto spontanea.

Un secondo vantaggio dell’Article Marketing, almeno a livello teorico, consiste nella velocità di posizionamento dell’articolo nei motori, spesso per query molto competitive. Realizzare un articolo ad hoc su parole chiave calde ed ottimizzare correttamente il titolo (da cui quasi sempre deriva l’URL) permette di creare un’arma estremamente potente per ottenere buoni posizionamenti nel giro di poco tempo. Attenzione, però: a scanso di equivoci, è bene ricordare che a posizionarsi non sarà il nostro sito, bensì i siti di diffusione di articoli nei quali abbiamo pubblicato il nostro contenuto. Se però l’articolo è ben fatto, e oltre al link al sito contiene un evidente riferimento al nostro brand, ecco che almeno l’effetto awareness è garantito.

Il terzo aspetto positivo rintracciabile nell’Article Marketing è il buzz. Se si riesce ad individuare la leva corretta su cui spingere per conquistare il proprio pubblico, ecco che il mezzo utilizzato (sito di syndication, directory, portale…) diventa secondario rispetto al messaggio (il nostro brand), che potrà diffondersi rapidamente nella rete seguendo linee imprevedibili ma sicuramente efficaci.

E da questo terzo aspetto si ritorna, circolarmente, al primo: un buon contenuto, di cui si parla e che è ritenuto valido, viene linkato e diffuso ulteriormente in blog e siti di settore, creando tam tam mediatico (più o meno forte, a seconda dell’importanza e della diffusione dell’argomento) e backlinks, ormai sempre più indispensabili per un buon posizionamento.

Se questa è la teoria, basata sui trend d’oltreoceano, la realtà italiana è però ancora in parte distante da quella americana. I siti in lingua inglese che offrono servizi di Article Marketing sono ormai molto diffusi ed utilizzati: ad esempio, www.isnare.com oppure www.ezinearticles.com. Possono vantare una discreta qualità nei contenuti offerti, che sono vagliati e selezionati con cura, per evitare imbarazzanti agglomerati di testi decisamente non utili all’utente.

In Italia, invece, il servizio ha iniziato a diffondersi in modo consistente da meno di un anno (vedi in proposito questo post su Marketing Routes), e si scontra ancora con un diverso approccio, meno orientato all’utente e forse troppo auto-referenziale. Per il momento, la maggior parte degli articoli che vengono diffusi ha ancora il sapore di comunicati stampa riadattati, con il focus sull’attività dell’azienda, e non tanto sulla comunicazione di un qualcosa di utile o di nuovo per l’utente. Se www.articolista.com, infatti, cerca già di offrire un servizio orientato all’utente, altri portali sono ancora in via di definizione ed in fase di beta, come ad esempio il promettente www.contenutigratis.net.

Si tratta comunque solo della fase iniziale: il potenziale dell’attività, in chiave SEO ma anche in ottica allargata di Web Marketing, è enorme, per cui sicuramente anche l’utenza italiana ben presto amplierà sia i tool per la diffusione degli articoli, sia l’utilizzo stesso del servizio.

Buoni articoli a tutti, quindi!! :-)

19 luglio 2007 Martina Galea