Le infografiche sono strumenti utilissimi per comunicare dati in maniera semplice e diretta perché, grazie ad un adeguato accostamento di elementi testuali e visuali, aiutano ad assimilare i concetti astratti più velocemente e a ricordarli più facilmente.
Creare un’infografica di qualità però non è semplice: vediamo insieme perché e come realizzarla.
Ogni dato che riceviamo dal mondo intorno a noi è elaborato in un’esperienza istantanea e completa: quando siamo al bar alla mattina, ad esempio, riusciamo a captare la musica di sottofondo, sentire il profumo delle brioche appena sfornate, il calore della tazza del caffè tra le mani e il suo aroma quando lo gustiamo. In realtà tutti i dettagli sensoriali arrivano con un’intensità diversa al nostro cervello, che li processa e mette insieme.
E la maggior parte delle informazioni le percepiamo con i nostri occhi.
La vista, infatti, permette processi di elaborazioni 100 volte più veloci dell’udito o dell’olfatto, ed è proprio la vista che ci permette di memorizzare l’80% dei nostri ricordi. Non è forse più facile ricordare il viso di una persona che il suo nome?
Per quanto riguarda il mondo digitale, la vista è naturalmente il senso più coinvolto nella fruizione dei contenuti online, e anche in questo caso il nostro cervello reagisce in modi diversi a contenuti diversi: tra un testo che descrive una determinata situazione e un’immagine che ritrae la stessa, quest’ultima viene identificata immediatamente e ricordata più facilmente.
Per questo motivo, il visual content negli ultimi anni ha assunto un’importanza sempre più rilevante nella definizione della strategia di marketing per la propria attività.
Quando si tratta di condividere una ricerca o un argomento di particolare interesse, le infografiche sono un mezzo utile ed efficace per tradurre in maniera visuale, attraverso l’utilizzo di icone, immagini, schemi e grafici, tutti i dati e le informazioni che altrimenti rimarrebbero semplici parole e numeri sullo schermo.
Un’infografica di qualità comunica informazioni importanti in modo veloce, semplice e attraente, guida traffico al sito, costruisce brand awareness e genera lead.
È importante sottolineare il concetto di qualità perché è facile imbattersi in infografiche scadenti, create con il solo scopo di ottenere visibilità e link bait.
Per infografiche di scarsa qualità non si intendono solo quelle disegnate da grafici non professionisti, ma anche quelle infografiche che trattano argomenti banali o che danno informazioni già note e poco utili, con dati non corretti o trasposti visivamente nel modo sbagliato. Questo tipo di infografiche è quasi sempre frutto di una ricerca superficiale o una realizzazione frettolosa, e naturalmente non portano a nessun valore aggiunto né alla propria audience, né alla propria attività.
Tuttavia, se realizzate correttamente, le infografiche sono uno strumento di marketing molto efficace per coinvolgere il pubblico online: infografiche di alta qualità sono condivise il triplo di ogni altro tipo di contenuto.
Un’infografica non può sempre sostituire un testo scritto, innanzitutto perché alcuni argomenti hanno bisogno di un approfondimento tale da non poter essere riassunti in poco testo.
Non tutte le informazioni, inoltre, devono essere trattate come infografiche: un testo breve e diretto, o un elenco puntato, è efficace anche senza essere accompagnato da icone. Forzare informazioni in un’infografica potrebbe essere controproducente, con il risultato di una semplice decorazione grafica fine a se stessa.
Non bisogna dimenticare che un’infografica deve essere creata con l’obiettivo di creare valore per il proprio pubblico, non di riceverlo: un’infografica fatta solo per promuovere il proprio brand, prodotto o servizio è inutile perché non ottiene alcun riscontro, non viene condivisa ed è uno spreco di risorse.
Infine, la maggior parte delle pagine web con contenuti testuali sono facilmente tracciabili, mentre generalmente le immagini non lo sono. La realizzazione e la diffusione di infografiche, infatti, dev’essere parte di una più ampia strategia SEO, che supporta l’obiettivo di ottenere una maggiore visibilità nei motori di ricerca.
Un’ultima regola generale, valida per ogni forma di content marketing, è di preferire la qualità alla quantità: è meglio investire in un numero limitato di infografiche di valore piuttosto che crearne molte e perdere campagne inutilmente.
La creazione di un’infografica di qualità richiede un grande lavoro di ideazione, definizione del concept, stesura dei testi, strutturazione dei contenuti ed elaborazione grafica, possibile solo grazie alla collaborazione di più figure professionali.
Un’infografica di qualità dev’essere originale e avere un concept stimolante. Come iniziare? Per creare contenuti unici e interessanti si possono percorrere diverse strade:
L’importante è trovare un argomento che possa coinvolgere la propria audience. Prima di iniziare la stesura dell’infografica bisogna quindi porsi alcune domande:
Pubblicare un’infografica con informazioni sbagliate può far perdere di credibilità al brand, e lo stesso vale se le informazioni provengono da fonti inaffidabili o da storpiature di traduzioni.
La qualità di un’infografica, infatti, dipende in gran parte dalla qualità del suo contenuto, che dev’essere corretto e veritiero. Quando un utente trova un’infografica che lo colpisce o che gli insegna qualcosa di utile, sarà più propenso a condividerla e assocerà l’esperienza positiva al brand. In questo modo si crea un rapporto di fiducia che porterà a più conversioni sul lungo periodo.
Un modo per aggiungere autorevolezza all’argomento dell’infografica è quello di inserire a supporto citazioni di professionisti del settore.
Per valutare la credibilità di una fonte bisogna chiedersi chi è l’autore dell’articolo, se fornisce una bibliografia di supporto alla sua tesi, se la pagina web è di un sito attendibile e aggiornato e qual è il suo scopo.
A questo punto si può cominciare a stendere i testi per l’infografica, che devono essere brevi ed essenziali, evitando però di creare un insieme di punti sconnessi.
È possibile emozionare e coinvolgere chi legge anche se si parla di dati e numeri? Sì, se si crea una narrazione fluida che accompagna l’utente in un viaggio attraverso l’infografica.
Il lettore si sente valorizzato quando si trova davanti a una storia, con un inizio e una fine: è importante scegliere un titolo accattivante per stimolare la curiosità e la voglia di continuare a leggere, ma nel corpo dell’infografica si deve mantenere la promessa guidando il lettore con consigli o informazioni utili, fino alla conclusione.
Prima di pubblicare l’infografica, inoltre, è opportuno controllare tutti i testi siano corretti, facendola visionare a un editor che assicuri che non ci siano errori ortografici o grammaticali.
La forma dell’infografica deve seguire la funzione, e non il contrario. Bisogna tenere a mente che l’obiettivo è comunicare informazioni, quindi in base al tipo di contenuto che si vuole condividere si deciderà il tipo di design dell’infografica:
I modi di realizzare un’infografica sono infiniti: ci vuole la giusta dose di creatività e di coerenza.
Il design è a supporto del testo e deve favorire la leggibilità lasciando il giusto spazio tra gli elementi e prediligendo sempre la semplicità.
I colori e le font non devono essere necessariamente quelli associati al brand ma vanno scelti in base al tema dell’infografica: se ad esempio si parla di ecologia, è più adeguato scegliere il verde anziché il rosso.
In generale, per mantenere una coerenza visiva in tutta l’infografica, è bene selezionare una palette di colori limitata al massimo a quattro colori, mentre le font non dovrebbero essere mai più di tre, e stabilire la gerarchia degli elementi tramite dimensioni diverse.
Un’infografica di qualità per essere realmente efficace deve essere diffusa: è impossibile pensare che un’infografica sia visualizzata e condivisa semplicemente inserendola nel proprio sito.
Assieme ad essa quindi bisogna creare anche una landing page ottimizzata e user-friendly, e possibilmente aggiungere il codice html incorporato e i link per la condivisione sui social per permettere agli utenti di divulgarla più facilmente sui propri canali.
Un buon modo per promuovere la propria infografica, inoltre, è investire in un’azione di digital PR, contattando direttamente blogger e influencer del settore che, dopo averne valutato la competenza dei contenuti e l’originalità, saranno ben disposti verso la condivisione di informazioni utili con i propri follower.
Un’infografica, infatti, è efficace quando riesce stimolare l’interesse degli utenti nel mare delle informazioni in cui tutti siamo sommersi.
Non è facile, ma bisogna tenere a mente questa regola:
un’infografica di qualità crea valore per le persone.