Come già anticipato, TSW ha preso parte al Facebook Mastery, evento formativo interamente dedicato a Facebook tenutosi a Padova lo scorso 22 febbraio
Molti relatori hanno scelto di raccontare la propria esperienza attraverso le case history di advertising su Facebook. Ma cosa è emerso? Ecco qualche suggerimento da tenere in considerazione.
1) Facebook non è un e-commerce, e gli utenti non vanno su Facebook per acquistare prodotti ma per conversare. Quindi l’approccio su Facebook deve essere informale e la comunicazione colloquiale. Non trasformate Facebook in un catalogo dei vostri prodotti, ma utilizzatelo come piazza virtuale.
2) Utilizzare i giusti KPI: ovvero il sentiment (numero di citazioni positive sul totale delle citazioni), la resolution rate (risoluzione di problematiche / domande fatte sul sociale anziché per altro canale) e la Share of Voice (menzioni brand/menzioni totali).
3) Meno è di più: micro–segmentare le campagne pubblicitarie su Facebook è fondamentale per convogliare budget solo su utenti altamente profilati. Il tasso di risposta e di conversione può essere anche migliore rispetto a strumenti come AdWords.
4) Il B2B non è una faccenda solo di Linkedin: la possibilità di targetizzare per “attività” o per “Utenti che lavorano in una specifica azienda” ha dato la possibilità di pianificare campagne specifiche indirizzate ad un pubblico business.
5) Utilizzare i propri data base aziendali come targeting su Facebook. Tramite il Power Editor c’è la possibilità di caricare dei file CSV contenenti una lista di email da utilizzare come target per le campagne di adv. E’ un metodo molto utile per effettuare un remarketing “casilingo” dopo campagne Dem o Newsletter.
6) L’utilizzo delle Facebook Offers incrementa le ricerche Brand anche sul sito istituzionale. Sono un ottimo strumento di brand awareness ma devono essere utilizzate per brevi periodi (massimo una settimana).
7) I segnali sociali sono utili alla SEO (like, share, commenti)? La risposta è stata :“echissenefrega”! I social sono diventati una delle sorgenti di traffico principali dei siti web, quindi invece di rincorrere i continui aggiornamenti all’algoritmo di Google (i like aiutano il posizionamento organico?), è meglio focalizzarsi sul risultato finale, ossia: i social portano traffico!
Quindi la pubblicità su Facebook funziona?
La risposta è dipende. Ovvero, obiettivi, risorse, timing e target sono variabili fondamentali per la buona riuscita di una campagna su Facebook. D’altra parte invece, l’improvvisazione, la scarsa profilazione ed un timing errato possono trasformare Facebook in una “macchina mangia soldi”.