Il formato video è ormai la tipologia di contenuto più presente nel web. Secondo Cisco entro il 2019 l’80% del traffico di internet sarà rappresentato dalla fruizione di video, e basti pensare all’enorme successo di piattaforme come Netflix per capire come non solo i video brevi à la YouTube producano engagement e visualizzazioni ma come anche produzioni elaborate e qualitativamente alte come le serie soddisfino bisogni sociali e culturali delle persone.
Inoltre gli utenti che visualizzano video online mediamente fruiscono più di ¾ del contenuto stesso; una prestazione migliore, ad esempio, dei contenuti di solo testo.
I millennials sono il segmento che più di tutti ama i video on-line. Secondo un sondaggio del 2017 il 60% trascorre da 2 a 10 ore a settimana guardando video, mentre quasi il 26% dichiara di trascorrere più di dieci ore a settimana in questa attività. La televisione sta quindi venendo sostituita quasi completamente dai giovani, che preferiscono scegliere il tipo e il genere di intrattenimento da consumare.
Per un brand che necessita di attirare i più giovani le web-serie diventano uno strumento molto interessante che, se ben prodotto, può produrre risultati stupefacenti in termini di engagement e awareness.
Non solo, una web-serie dal forte impatto può lasciare un’impronta importante nella mente degli utenti, dargli un’emozione in cambio della loro attenzione creando un rapporto di fidelizzazione tra azienda e persona.
Senza considerare il fatto che produrre una web-serie può essere in proporzione molto più economico dell’investimento in altri canali classici di advertisement, come ad esempio gli spot pubblicitari.
Vi sono delle linee guida da seguire per ottenere il meglio da una web-serie:
Possiamo portare degli esempi vincenti di branded web-serie che sono riusciti a raggiungere questi obiettivi, generando visualizzazioni e aumentando la brand awareness, comunicando coerentemente i propri valori sfruttando l’engagement della serialità.
Il settore bancario ha spesso difficoltà a comunicare i propri valori, in quanto spesso le banche sono viste come le responsabili di crisi finanziarie, e lontane dai clienti e dalle loro necessità.
DBS ha deciso di rischiare abbandonando i tradizionali canali di advertising e creando una mini serie dove i protagonisti sono giovani bancari che riescono con il loro lavoro a cambiare la vita dei clienti, aiutandoli durante momenti di difficoltà economica. Tutte le storie sono basate su avvenimenti realmente accaduti ai clienti della banca.
I primi otto episodi hanno raggiunto le 110 milioni di visualizzazioni totali, e grazie alla formula del long-form hanno permesso di approfondire le questioni e i valori che più stanno a cuore al brand comunicandoli efficacemente agli utenti.
Starbucks ha deciso di prendere una strada diversa dal solito, producendo una web-serie che non parlasse del suo prodotto ma che raccontasse i valori dell’azienda con una formula nuova. È nata così la campagna Upstanders, una serie di video dove persone normali hanno realizzato i valori che Starbucks sente propri: una donna che ha stretto un’amicizia profonda con il ragazzo che le aveva sparato, un’associazione che ha aperto un centro per giovani omosessuali nello stato puritano dello Utah, un ex Navy SEAL che ha fondato un’organizzazione no-profit per aiutare i reduci a riscoprire il piacere della vita attraverso il surf.
I video hanno raggiunto le 24 milioni di visualizzazioni, veicolando coerentemente i valori che Starbucks voleva comunicare ed accrescendo così la propria brand awareness.
“Spread The Happy” è la web-serie prodotta da Nutella, una serie di cortometraggi che raccontano le storie di persone che con il loro talento hanno reso il mondo migliore, attraverso atti di generosità e gentilezza, sentimenti in cui il brand si rispecchia.
La serie, lanciata a novembre 2017, ha prodotto subito i suoi risultati. Nei primi due mesi di pubblicazione le vendite di Nutella sono aumentate del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Inoltre la serie ha totalizzato oltre 52 milioni di visualizzazioni, generato discussioni e aumentato conseguentemente l’awareness del brand.
“Science and Star Wars” è una serie a episodi prodotta da IBM con Lucasfilm che esplora il rapporto tra scienza e tecnologia con l’universo fantastico della saga più famosa di sempre. Sono gli stessi ricercatori e scienziati dell’IBM a raccontare e spiegare alcuni particolari eventi in Star Wars.
Un’idea perfetta per raggiungere il target dell’azienda riuscendo contemporaneamente a divertire e a creare un contenuto originale per tutti gli utenti.
Con Science and Star Wars IBM è riuscita a fidelizzare i propri utenti raggiungendone di nuovi dal bacino di fan del film.
Come riposizionare un’azienda centenaria di telecomunicazioni in un mercato guidato dai nativi digitali e dai giovani?
AT&T ha deciso di scommettere sulle web-serie creando Guilty Party, una serie thriller scritta appositamente per i millennials incentrata sul tema del bullismo. L’obiettivo non era solo quello di raggiungere il proprio target, ma di riuscire a farlo identificare con la serie trattando appunto un argomento molto vicino ai ragazzi. Per ogni protagonista inoltre è stato creato un finto profilo social che commentava gli stessi video e interagiva con i fan della serie, riuscendo a creare non solo una web-serie ma una vera e propria community.
In dieci settimane la serie ha raggiunto le 42 milioni di visualizzazioni ottenendo un engagement rate su youtube di 5,7 volte maggiore la media dei branded video.
Abbiamo visto come la produzione di web-series, se coerente con i valori del proprio brand, possa portare sia risultati in termini di awareness, sia in termini di engagement, e, come nel caso di Nutella, ottenere conversioni in pochissimo tempo.
In un mercato in cui gli utenti, e in particolare i millennials, sono sempre più esigenti per quanto riguarda la qualità dei contenuti, le web-series rappresentano una delle forme di comunicazione su cui puntare sempre di più, perché in grado di creare un rapporto tra brand e persone più emozionale e quindi più duraturo.