Riprogetta il tuo sito web con un test di usabilità

Rottamare il vecchio per il nuovo. Slogan molto in voga in questo periodo e che calza a pennello anche nel mondo della comunicazione e del marketing digitale.

Periodicamente, per mantenere il passo delle nuove attese del mercato, adeguarsi all’evoluzione delle esigenze comunicative, aggiornare la propria immagine e il proprio brand, diventa indispensabile investire delle risorse nel proprio sito web aziendale.

Ma da dove partire? In breve, non è necessario buttare via tutto. Cercheremo qui di darvi qualche spunto su come risparmiare tempo, budget ed ottenere un prodotto digitale che risponda sia ai requisiti di business che alle aspettative degli utenti.

La base per un nuovo sito: il vecchio sito.

Hora Loranger, guru d’usabilità, suggerisce di partire proprio dal vecchio sito per realizzarne uno nuovo. Semplice ma efficace. Pare che non ci sia nulla di meglio che pianificare una sessione di test di usabilità sul sito attuale per ottenere gli insights utili a migliorare l’esperienza utente in modo.

Testare il vecchio sito permette infatti di:

  • comprendere meglio i bisogni dei propri utenti e di quelli che non conoscono il brand, e che quindi possono fornire preziose informazioni come “newcomers”;
  • capire quali sono le barriere e le difficoltà che un utente può incontrare nella navigazione del proprio sito e partire da quegli errori per migliorare;
  • aprirsi a nuovi punti di vista e nuove soluzioni;
  • individuare le informazioni essenziali da cui non prescindere ed identificare quelle mancanti;
  • testare qualcosa di già tangibile, presente ed implementato, che si rivolge ad un target preciso di utenti, risparmiando tempo (e denaro) nello sviluppo di un sito o di soluzioni parziali.

 

Non dimentichiamo che gli utenti fidelizzati nel navigare un sito internet acquisiscono certi automatismi e apprendono scorciatoie nella navigazione che permettono loro di avere un basso carico cognitivo e quindi maggior soddisfazione. Nuove funzionalità non testate e un’interazione completamente rivoluzionata possono creare dubbi, barriere e incertezza da parte degli utenti, che hanno imparato e fatto loro determinati “trucchetti”.

“Riciclare”, nel senso proprio del termine: ri-utilizzare le soluzioni di design e contenuto che funzionano, dopo aver testato e capito cosa migliorare e come ottimizzare un prodotto digitale.

Il test di usabilità competitivo

Una seconda strada utile a comprendere al meglio come aumentare le performance di un sito web è il test di usabilità competitivo.

In cosa consiste?

Partiamo da un’analisi competitiva: devono essere individuati competitors e comparable nel settore/segmento di riferimento, identificato ciò che funziona e capire se le funzionalità adottate dai competitors possono essere applicate efficacemente.

Successivamente, si pianifica un test di usabilità su quei siti. In questo tipo di test, ogni utente svolge su diversi siti internet i medesimi compiti. In questo modo è possibile condurre un’analisi comparativa che metta a confronto le performance delle differenti soluzioni di design.

In questo modo si ottengono insights e spunti di design interessanti che permettono di perimetrare e scoprire i pro e i contro dalle varie esperienze utente. Lo studio del test di usabilità competitivo offre un modo per individuare quali percorsi, quali soluzioni di design adottare in base al proprio target, evitando così di commettere gli errori o di replicarli.

Le soluzioni proposte per il (re)design di un prodotto digitale devono

  • partire da un test di usabilità;
  • individuare le best practices;
  • permettere di acquisire un vantaggio competitivo.

 

Scoprire cosa va e cosa non va nel proprio sito, cosa è vincente nella concorrenza, farlo proprio e ripensarlo in chiave personale permette di progettare siti efficaci e funzionali agli obiettivi del brand.

Volete riprogettare il vostro sito? Partiamo assieme da un test di usabilità.

9 aprile 2015 Nicolò De Uffici

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