Accelerare l’innovazione e prendere decisioni basate sui feedback degli utenti: scopri come il Design Sprint può ridurre i tempi di progettazione e validazione delle soluzioni.
Il Design Sprint è un processo di progettazione collaborativa sviluppato e reso popolare dal designer Jake Knapp, insieme a John Zeratsky e Braden Kowitz. Il processo è stato sviluppato all’interno di Google Venture per testare e validare rapidamente idee e soluzioni, attraverso tecniche di codesign, prototipazione e user-testing.
L’obbiettivo del Design Sprint è ottenere risultati tangibili in un lasso di tempo molto più breve rispetto agli approcci tradizionali, accelerando i processi di interazione, prototipazione e validazione, e consentendo al team di prendere decisioni basate sui feedback degli utenti.
Lo Sprint è uno strumento ideale per sviluppare e testare soluzioni che solitamente necessiterebbero di mesi (o anni): le idee e soluzioni realizzate attraverso lo Sprint durante i test possono “fallire”; ma anche dal fallimento è possibile ricevere molte indicazioni su come procedere con lo sviluppo del progetto, in pochi giorni, senza investimenti economici e di tempo maggiori.
Il Design Sprint è nato per sviluppare progetti e servizi digitali, ma oggi è utilizzato in contesti molto diversi.
Il Design Sprint, sviluppato dalla filosofia del Design Thinking, si compone di 5 fasi chiave:
Tradizionalmente sono necessari mesi di lavoro per sviluppare un progetto seguendo queste fasi, ma l’obiettivo del Design Sprint è condensarle in una settimana di lavoro intenso. Di seguito un esempio dello svolgimento di un Design Sprint.
Definire gli obbiettivi a lungo termine del progetto
Fondamentale definire le priorità e gli obbiettivi dell’azienda
Mappare la “sfida”
Definire l’user-flow degli utenti coinvolti nell’utilizzo del prodotto o del servizio.
“Nobody know everything”
Ogni partecipante condivide la propria conoscenza relativa ai vari ambiti del progetto e gli altri membri del team hanno l’occasione per porre domande e prendere appunti.
Definire i problemi e scegliere un target
Alla fine della giornata vengono individuate le problematiche da affrontare e viene scelto il target finale dello sprint.
Take inspiration
Vengono condivise e analizzate idee e soluzioni esistenti dei competitor e in mercati alternativi, da cui prendere ispirazione.
Sketch
Attraverso tecniche guidate, ogni membro del team rappresenta le sue idee e soluzioni.
Scegliere
L’obbiettivo del 3° giorno è scegliere quale soluzione/i sarà prototipata, attraverso l’analisi e la discussione delle idee sviluppate il giorno precedente.
Tutto il team è coinvolto nella scelta, ma la decisione finale spetta a un Decider (nominato prima dello Sprint).
Storyboard
Utilizzando le idee vincenti, viene creato uno storyboard che sarà la base per la generazione del prototipo.
Prototipare
Partendo dallo storyboard, viene sviluppato un prototipo del progetto/servizio.
Learn by customer
Anche l’idea migliore deve scontrarsi con la realtà: il prototipo viene testato con un numero limitato di persone (5-6) in presenza di un moderatore.
Take notes
Da una stanza separata il resto del team osserva in real time lo svolgimento dei test e prende appunti. Al termine dei test gli appunti vengono condivisi per individuare pattern positivi e negativi e trarre conclusioni.
Durante l’intero processo, il team lavora in modo collaborativo, adottando una mentalità aperta e sperimentando soluzioni senza porsi limiti. Queste fasi guidano il team attraverso un processo strutturato e focalizzato per ottenere risultati rapidi e validati, fornendo una base solida per le decisioni future sulla progettazione e lo sviluppo del prodotto.
Il Design Sprint si basa sul co-design, e la scelta di chi includere nel team è fondamentale.
Il team deve essere composto da 5-8 componenti, con ruoli eterogenei. La partecipazione degli stakeholder nel Design Sprint è fondamentale per il suo successo.
Gli stakeholder sono persone o gruppi interessati o influenzati dal risultato del progetto e possono includere dirigenti, utenti finali, esperti di settore e altri membri chiave dell’organizzazione. Coinvolgere gli stakeholder nel Design Sprint consente di ottenere una visione più completa e diversificata del problema da affrontare, portando a soluzioni più efficaci e adottabili.
La loro partecipazione aiuta a comprendere meglio le esigenze degli utenti, le sfide aziendali, le restrizioni tecniche e altri fattori critici. Inoltre, coinvolgere gli stakeholder nel processo di ideazione, prototipazione e testing consente loro di contribuire attivamente, fornendo feedback e suggerimenti preziosi che influenzeranno il risultato finale. L’obiettivo è creare un ambiente collaborativo in cui le diverse prospettive possano essere integrate, consentendo una presa di decisione più informata e un’implementazione più agevole delle soluzioni.
Attraverso lo Sprint vengono definite priorità, problematiche e possibili soluzioni; probabilmente non verrà trovata una risposta a tutte le domande, ma sicuramente saranno fatti grossi progressi, grazie ai successi – ma anche insuccessi – dei test.
Lo Sprint non è la fine di un processo, ma l’inizio.