Tra le tante attività che amo di più nel lavoro di UX designer (difficile trovarne una che non mi appassioni) ci sono l’analisi esperta e l’analisi euristica.
Oggi parliamo di un’attività importante per prevenire ed individuare i “mali di stagione” nell’ambito digitale che riguardano l’usabilità. Non parliamo di vaccini, ma di analisi esperta e analisi euristica.
Come individuare i “mali di stagione” nell’usabilità? Con l’analisi esperta e l’analisi euristica #UX
Sempre più spesso si parla di analisi esperta e di analisi euristica confondendole e utilizzando questi due termini come se fossero sinonimi della stessa parola. Le due attività tuttavia sono ben distinte e incorporano differenti caratteristiche. Spesso vengono accostate perché entrambe vengono utilizzate per svolgere dei check-up completi su interfacce digitali. Da anni in TSW questi due metodi di ricerca vengono combinati, adottando e sfruttando i punti di forza e le capacità introspettive di entrambe le attività allo scopo di identificare le barriere e le criticità che impediscono agli utenti di vivere esperienze d’uso soddisfacenti.
Prima di spiegare come vengono utilizzate le due attività, partiamo da una breve definizione delle due tipologie di analisi.
Questi due tipi di analisi sono ottimi per individuare i punti di debolezza e le barriere che impediscono alle persone di interagire con i siti web quando il coinvolgimento diretto degli utenti tramite test di usabilità non è possibile oppure quando si vuole analizzare delle micro-funzionalità di un sito/app mobile.
Come scoprire se ci sono delle barriere all’interazione delle persone con i siti web? #UX
Per capire come le due attività si combinano e come in TSW vengono utilizzate insieme potremmo fare un paragone con il lavoro del dottore.
Solitamente il dottore prescrivere dei farmaci o dei tipi di cura (soluzioni) con l’obiettivo di curare il malessere del paziente (nel nostro caso barriere di usabilità, problemi di conversioni, carrelli abbandonati, ecc.). Il dottore, per capire a fondo quali sono le cure migliori può avvalersi delle analisi del sangue (analisi euristica) ed alla diagnosi dei sintomi (analisi esperta).
L’analisi del sangue fornisce dati specifici e informano il dottore se i valori sono nella norma. Tuttavia, per trovare la cura, alcune volte non è sufficiente vedere quali sono i valori sbagliati. Nella nostra realtà quindi non è sufficiente capire dove non vengono rispettate le buone norme rappresentate dalle euristiche. È fondamentale avere un quadro completo della sintomatologia e quindi ricercare i motivi per cui un utente non riesce a portare a compimento alcune azioni o non riesce ad interagire con alcune funzionalità.
È fondamentale quindi unire ai dati rappresentati dall’analisi euristica i dati riportati dall’osservazione e dallo studio del sito che immediatamente esprimono cosa non funziona e cosa impedisce alle persone di navigare un sito in maniera soddisfacente.
Quindi, per capire cosa non va in un sito, in fase di analisi (euristica ed esperta) è fondamentale:
5 cose da fare per capire cosa non va in un sito grazie alle euristiche di usabilità #UX
L’analisi esperta e l’analisi euristica, combinate insieme danno quindi un tipo di analisi molto utile per capire in tempi ristretti e senza la possibilità di coinvolgimento degli utenti cosa non funziona in un sito.
Vuoi sapere come sta il tuo sito e hai bisogno di un check-up? Non aspettare, contattaci perché prevenire è meglio che curare.