Brand che fanno sentire la loro voce (e sanno ascoltare)

Come l’identità verbale e l’ascolto attivo del pubblico rendono un brand unico, autentico e coinvolgente

 

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Che personalità ha il brand? Come parla al suo pubblico? Quali parole usa per farsi riconoscere? L’identità verbale è la risposta: è l’insieme di parole, tono e stile che raccontano i valori e le caratteristiche che rendono ogni brand unico e riconoscibile.

Ma perché è così importante? E come si costruisce?

Un’identità unica per un brand unico

Definire le linee guida di comunicazione verbale permette di rendere il brand meno astratto e più vicino al pubblico di riferimento. In 3 parole:

  • Affidabile, perché comunica in modo coerente e trasparente.
  • Autentico, perché esprime la propria personalità in modo genuino e sincero.
  • Coinvolgente, perché utilizza una comunicazione chiara e ben strutturata per catturare l’attenzione del pubblico e coinvolgerlo nel tempo.

E chi non sceglierebbe un brand che sa emozionare, e, allo stesso tempo, sa farsi ascoltare e ricordare?

Chi ascolta

I brand che si fanno ascoltare sono quelli che sanno ascoltare. Definire l’identità verbale è infatti un processo complesso che richiede una profonda comprensione del pubblico di riferimento. Alla base, infatti, c’è sicuramente l’azienda con il suo posizionamento, la sua personalità e i suoi valori da veicolare. Ma al centro c’è anche il pubblico, con le sue aspettative, le sue esigenze e le sue emozioni.

Partire dall’ascolto dei clienti e prospect è fondamentale. In TSW, grazie a interviste, momenti di ascolto e workshop, raccogliamo insight preziosi che guidano la definizione dell’identità verbale del brand. Questi momenti di interazione diretta con il pubblico permettono di cogliere sfumature importanti, come il linguaggio quotidiano utilizzato, le espressioni preferite e i temi che interessano maggiormente.

L’esperienza che conta

Un’identità verbale efficace trasmette messaggi chiari e diretti, ma soprattutto crea emozioni. Le persone non scelgono semplicemente prodotti o servizi; scelgono esperienze, scelgono come il brand le fa sentire e cosa significa per loro. Quando un brand riesce a far sentire le persone coinvolte, valorizzate e ispirate, diventa una scelta naturale.

È attraverso le parole che un brand racconta i suoi valori, comunica la sua visione e costruisce la fiducia. L’obiettivo di un’identità verbale non è solo informare, bensì ispirare e motivare, creando la personalità del brand in tutti i suoi aspetti.

Tanti spazi, una sola identità

Una volta definita l’identità verbale, è essenziale applicarla e mantenerla coerente su tutti i canali di comunicazione. Ogni messaggio, sia esso un post sui social media, una newsletter o una mail, deve riflettere lo stesso tono di voce e gli stessi valori. Ogni persona che rappresenta l’azienda deve essere allineata con questi princìpi, in modo che la comunicazione sia uniforme e riconoscibile.

Coerenza e cura dei dettagli sono ciò che fa la differenza tra un brand che viene solo notato e un brand che viene amato e scelto.

La capacità di evolvere

Se è vero che l’identità verbale, insieme a quella visuale, rappresenta la pietra miliare della comunicazione di brand, è altrettanto vero che il mondo della comunicazione è in continua evoluzione e non esiste progresso senza flessibilità. Il feedback dei clienti cambia, le tendenze del settore si evolvono e il contesto si trasforma costantemente.

Per questo motivo, un brand di successo deve essere capace di adattarsi, rimanendo fedele alla propria essenza ma aperto a nuove idee e opportunità. Solo così potrà continuare a essere rilevante e competitivo.

Un’identità verbale che evolve sa interpretare e rispondere ai cambiamenti del mercato e alle esigenze dei clienti, pur mantenendo coerenza con i valori fondamentali del brand. Questo significa, quando necessario, aggiornare il tono di voce, il linguaggio e i messaggi chiave per riflettere le nuove realtà senza perdere l’autenticità.

Misurare, ottimizzare, innovare

È fondamentale monitorare e misurare l’efficacia dell’identità verbale nel tempo. Utilizzare strumenti di analisi per valutare l’engagement, il sentiment e la percezione del pubblico può fornire informazioni preziose su cosa funziona e cosa va ottimizzato. Questo processo di misurazione permette di apportare ottimizzazioni continue, garantendo che la comunicazione rimanga sempre rilevante e in linea con le aspettative del pubblico.

Per esempio, testare in ottica di A/B test elementi testuali come il copy head, oggetti di newsletter e call to action permette di identificare le soluzioni più efficaci, migliorando continuamente l’interazione con il pubblico. Perché ogni parola conta e può fare la differenza.

22 ottobre 2024 Marica Granziol

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TAG: social media brand perception content strategy digital marketing