Identificare i bias digitali per una mente più libera e sagace, e per una vita consapevole e informata.
Nella vita di tutti i giorni abbiamo la necessità di prendere decisioni basandoci sulla nostra percezione della realtà. Tuttavia, il nostro modo di elaborare le informazioni è altamente influenzato da scorciatoie, definite “bias cognitivi”. Questi bias rappresentano delle soluzioni efficienti, ma possono condurre ad un alto rischio di errore dettato dalla semplificazione. Vi racconteremo in questo articolo alcuni bias, legati al mondo digitale, che possono avere impatto nella nostra vita quotidiana.
Immaginate di visitare un e-commerce per acquistare un nuovo smartphone. Nella pagina del prodotto, notate che il prezzo iniziale è stato barrato e sostituito da un prezzo scontato. Sebbene il prezzo scontato possa essere ancora elevato, potreste percepire l’offerta come conveniente a causa dell’ancoraggio al prezzo iniziale più alto.
La più grande esemplificazione pratica mondiale dell’applicazione di questo bias è stata messa in atto da Steve Jobs nel lancio dell’iPad. Nel video iniziale di presentazione era presente il prezzo di $999. Al termine della presentazione però, lo stesso Steve Jobs annuncerà il prezzo dell’iPad a $499, generando una percezione di opportunità incredibile.
Nel caso in cui si abbia un’opinione pregiudiziale su un determinato argomento, potreste cercare attivamente informazioni sul web che confermano la vostra opinione e ignorare quelle che la contraddicono. Se siete convinti che una determinata dieta sia efficace, potreste prestare attenzione solo ai blog e ai testimonial che sostengono i benefici, ignorando le evidenze scientifiche contrarie. L’esempio del caso dello sbarco sulla luna è eclatante.
La teoria del complotto sulla presunta falsità dell’allunaggio del 1969 suggerisce che gli astronauti dell’Apollo 11 non siano mai atterrati sulla Luna. Nonostante le numerose prove scientifiche a sostegno dell’allunaggio, i sostenitori di questa teoria ignorano tali prove e cercano conferme in presunti indizi e incoerenze nelle immagini o nelle testimonianze.
Durante la ricerca online di un hotel, potreste essere influenzati dalle recensioni degli altri utenti. Se una struttura ha numerose recensioni positive, potete essere maggiormente inclini a prenotarla, anche se non corrisponde completamente alle vostre preferenze. Al contrario, se una struttura ha poche recensioni o alcune negative, siete più inclini a escluderla anche se potrebbe essere un’opzione più vicina alle vostre esigenze. Un esempio famoso dell’effetto prospettiva è l’effetto dell’endowment” (o effetto di proprietà) proposto da Daniel Kahneman, premio Nobel per l’economia, insieme a Richard Thaler.
In questo esperimento si chiedeva ai partecipanti di immaginare di partecipare a un’asta di beneficenza in cui venivano offerti dei biglietti per un concerto molto popolare. Tutti avevano la possibilità di fare un’offerta per il biglietto, però alcune persone lo ricevono subito mentre altre partecipano senza averlo.
Kahneman e Thaler hanno scoperto che coloro che ricevevano inizialmente il biglietto (cioè gli “endowees”) tendevano a valutare il valore del biglietto più alto rispetto a coloro che non l’avevano ricevuto (cioè i “non-endowees”). Di conseguenza, gli endowees erano disposti a pagare un prezzo più alto per ottenere un altro biglietto rispetto ai non-endowees che invece valutavano il biglietto in modo più oggettivo.
Quando si utilizza un motore di ricerca per cercare informazioni su un argomento, le prime pagine dei risultati possono influenzare la percezione sulla rilevanza e l’autorevolezza delle informazioni. Se un sito compare tra i primi risultati, potete ritenere che le informazioni siano più accurate rispetto a quelle presenti nelle pagine successive.
Tale percezione non è purtroppo sempre vera. Un altro esempio: immaginate di vedere una serie cospicua di notizie di un incidente aereo in televisione o sui social media. L’incidente è stato ampiamente coperto dai media e ha suscitato una grande attenzione pubblica. Successivamente, potreste sviluppare una percezione esagerata della probabilità di incappare in un incidente quando si viaggia in aereo.
Sebbene le recensioni di altre persone siano una risorsa preziosa per valutare un prodotto o un servizio online, è importante ricordare che una singola testimonianza potrebbe non rappresentare l’esperienza di tutti. Se un utente ha avuto un’esperienza negativa con un prodotto, può condividere la sua storia in modo estremamente negativo, portando altre persone a evitare quel prodotto, anche per elementi diversi dalla propria esperienza, nonostante la maggioranza degli utenti abbia avuto esperienze positive.
Concludendo possiamo dire che i bias cognitivi sono elementi insidiosi che possono influenzare la nostra capacità di prendere decisioni razionali. Conoscerli e identificarli nella nostra vita quotidiana può aiutarci a prendere decisioni più consapevoli e a sviluppare una mentalità più aperta e flessibile. Ricordiamoci che nessuno è immune da questi bias, ma possiamo imparare a riconoscerli e a mitigarne l’impatto per migliorare la nostra capacità di pensare in modo critico e razionale.