Era il 2017 quando abbiamo iniziato questa ricerca con i miei colleghi in TSW e con l’Università Ca’ Foscari. Oggi, tre anni più tardi, riceviamo uno dei più ambiti riconoscimenti in ambito di ricerca: una pubblicazione scientifica.
È la terza pubblicazione scientifica in tre anni per TSW (qui trovate quella sulla validazione del Fitbit Charge 2 e qui la pubblicazione sulla valutazione della frequenza cardiaca tramite una webcam – Noldus), e iniziamo ad abituarci. Questa volta però la soddisfazione è doppia: nell’attuale pubblicazione c’è la risposta a un’esigenza di mercato, che oggi è diventata un servizio. Un servizio che rispetta i più alti standard della ricerca. E questa è esattamente la nostra idea di fare scienza applicata.
In questo progetto c’era la richiesta esplicita di un cliente di poter valutare come i propri prodotti comunicativi e come le esperienze nei vari touch point impattassero sulla brand image. Lo scopo ultimo era comprendere l’importanza delle diverse iniziative (per capire se l’investimento fosse giustificato), e soprattutto avere a disposizione un timone di quell’esperienza che permettesse di prendere delle scelte, di modificare certi aspetti a favore di altri. Sul mercato non c’erano però strumenti che non fossero influenzati dalla soggettività dei partecipanti. Purtroppo, le interviste e i questionari da soli non sempre permettono di raggiungere i livelli di profondità desiderati.
Per questo motivo abbiamo analizzato la letteratura a disposizione e abbiamo iniziato a testare i modelli che lentamente iniziavano a crearsi nelle nostre teste. È stato fondamentale avere un apporto esterno, direttamente dal mondo del marketing, nella figura di Francesca Checchinato, docente presso Ca’ Foscari. Sono le collaborazioni che ci permettono di ampliare il nostro punto di vista e di vedere le cose sotto una nuova luce.
L’esito è uno strumento nuovo, disponibile sul mercato a chiunque voglia fare ricerca. Una metodologia che abbiamo preferito mettere a disposizione di tutti, perché possa essere migliorata, perché se ne possano evidenziare i limiti. Una metodologia che permette di comprendere quali sono davvero i legami che scaturiscono da un’esperienza. Quali sono le associazioni che avvengono nella testa dei consumatori quando fanno un test drive? Cosa stimola la visione di uno spot? Quanto è diversa l’esperienza in termini di valori comunicativi tra il retail e l’online?
Oggi abbiamo uno strumento per misurare, e per capire, se quello che volevamo comunicare viene effettivamente recepito.
Buona lettura della pubblicazione scientifica “Measuring the Effects of Video Advertising on Brand Associations”.