È possibile sapere cosa vivono e cosa provano le persone quando usano un prodotto o servizio, oppure osservano un sito, una app mobile, un messaggio pubblicitario o la confezione di un prodotto?
La risposta è sì, ed è la nuova frontiera che stiamo attraversando:
Biofeedback e persone al centro, con le emozioni che esprimono: sono queste le parole chiave dell’evoluzione della Customer Experience e di tutta TSW.
Abbiamo esteso la nostra capacità di comprendere il comportamento delle persone, e ci siamo estesi anche fisicamente: dopo i lavori del mese di novembre, abbiamo inaugurato la seconda area adibita a laboratorio di User Experience.
Oggi vi raccontiamo le premesse dei nostri nuovi lavori e le nostre nuove esperienze, spiegandovi nel dettaglio di cosa ci occuperemo.
Numerose ricerche di mercato testimoniano che c’è spesso un divario tra ciò che i consumatori dicono di fare e il modo in cui in realtà si comportano [Martin Lindstrom, Neuromarketing, Maggioli Edizioni, 2013]: ciò che realmente accade è che spesso il consumatore si affida ad aspetti irrazionali ed è guidato automaticamente, in modo intuitivo. [Gladwell, M., Blink, 2005; Unconscious influences on decision making: a critical review, 2014].
Questi fattori mentali, emotivi e irrazionali, sono intrinsecamente difficili da comunicare a parole, e tuttavia sono fondamentali nella scelta di un prodotto o di un servizio.
Ogni anno si investe molto budget per misurare i contenuti mentali coscienti attraverso le modalità investigative tradizionali del marketing, ma queste informazioni non definiscono gli elementi chiave delle effettive scelte dei consumatori: la ricerca del marketing più convenzionale si basa su ciò che gli intervistati dicono di fare, di pensare o di sentirsi: viene semplicemente chiesto al potenziale cliente ciò che gli piace o di cui ha bisogno e molto spesso lo stesso consumatore non sa di cosa ha bisogno.
Attualmente sono queste informazioni che guidano le decisioni di business.
Nella pratica di test di usabilità con eye tracking che conduciamo in TSW, abbiamo già superato questa prospettiva: le persone provano sul campo i prodotti digitali, in ossequio al seguente principio di design funzionale:
“Design is not just what it looks like and feels like. Design is how it works”.
Nel mercato globale di oggi, le aziende richiedono metodi efficaci e semplici per accedere alle reazioni emotive e ai sentimenti dei loro consumatori.
Oggi per noi è possibile fare un altro grande passo avanti: è possibile conoscere in modo oggettivo come le persone si sentono, in un modo non mediato dalla comunicazione verbale delle persone?
La risposta è sì, e richiede strumenti validati dal mondo delle neuroscienze.
All’interno di questo mondo, il neuromarketing è una disciplina avanzata, il cui scopo è quello di indagare e studiare i processi mentali che guidano il comportamento e le decisioni delle persone nel campo di azione del marketing tradizionale: market intelligence, product e service design, branding, posizionamento, targeting.
Questi nuovi metodi di ricerca sono in grado di offrire un campo di studio con molte potenzialità rispetto alle modalità tradizionali, perché si possono esplorare i meccanismi dell’intuitivo, dell’emotivo, della reazione implicita–istintiva e dell’inconsapevole.
Negli ultimi decenni i neuroscienziati hanno studiato il ruolo che le emozioni ed i meccanismi del cervello inconscio giocano nei processi decisionali: le nostre decisioni sono governate per l’85% da fattori inconsapevoli: intuizioni, emozioni, desideri, scelte impulsive, ricordi e valori profondi. (Antonio Damasio, 2000. Emozione e coscienza, Adelphi, Milano; L’errore di Cartesio. Emozioni, ragione e cervello umano [1994], Adelphi, Milano, [1995])
TSW ha sviluppato tecnologie integrate di neuromarketing per aiutare le aziende a prendere decisioni migliori su come creare engagement nei propri clienti: possiamo oggi accedere in modo efficace ed efficiente alla misurazione delle loro risposte fisiologiche e alla comprensione emotiva dei consumatori.
Misurare il fattore emotivo anche in assenza di consapevolezza delle proprie reazioni implicite fornisce alle aziende un enorme vantaggio competitivo e rivoluzionario nel marketing.
Utilizzando il nostro patrimonio di esperienze e di conoscenze in Neuroscienze e Psicologia Cognitiva, abbiamo sviluppato una vasta gamma di strumenti e test per indagare le risposte implicite e emotive degli utenti. E abbiamo perciò realizzato un secondo laboratorio di usabilità per farlo.
Con la tecnologia del neuromarketing e il supporto degli specialisti in materia, TSW oggi può, in modo del tutto non invasivo:
Ci siamo specializzati nello scoprire questi trigger nascosti del comportamento d’acquisto dei consumatori. I nostri metodi di neuromarketing si fondano su tecnologie affidabili, scientificamente validate e pubblicate in riviste scientifiche, in grado di dare una lettura più accurata di come i consumatori sono coinvolti rispetto a un brand, prodotto, servizio o un messaggio pubblicitario.
Questi metodi di ricerca implicita aiutano a costruire un efficace ponte di comunicazione e engagement tra il fornitore-azienda e il consumatore-cliente:
TSW è quindi impegnata nella ricerca e analisi di cosa vivono e cosa provano le persone quando usano un prodotto o servizio, oppure osservano un sito, una app mobile, un video o un packaging. Gli ambiti di applicazione sono i più svariati, e arrivano a toccare anche la guida di una moto o di un auto.
Abbiamo quindi deciso di mostrarvi attraverso questo video come – grazie alla flessibilità dei nostri laboratori dedicati, alle strumentazioni in nostro possesso e agli specialisti che lavorano con noi – sia davvero possibile eseguire dei test durante per esempio la guida di una moto.