Il salone del mobile attira ogni anno le persone più disparate da ogni continente. I numeri ne sono una conferma eclatante. La produzione industriale del mondo dell’arredo ha registrato un aumento del 3,4% pari a 25 miliardi di euro. La domanda che ci siamo posti è: perché?
In realtà la risposta è più semplice del previsto. Il Salone del Mobile regala emozioni, con una tendenza molto spiccata verso la sensoristica, in un’idea di un design orientata verso le sensazioni e le esperienze delle persone, con attenzione verso le loro esigenze funzionali ed emozionali. Ci siamo immersi nelle esposizioni e nell’innovazione e questo è risultato subito evidente.
Al #SaloneDelMobile il TSW XP Lab ha cercato di capire le emozioni delle persone #neuromarketing
Siamo circondati da realtà che ci entusiasmano, e così, nel giro di un batter d’occhio ci facciamo rapire da un vortice emotivo e, senza nemmeno rendercene conto, ci troviamo a testare con disinvoltura strabiliante il gesto di allungare un tavolo con una mano (Calligaris), proviamo la sensazione di aprire un armadio con le ante in tessuto (Lago) e sperimentiamo la piacevolezza di accomodarsi in una sedia Catifa 46, design Lievore Altherr Molina per Arper.
È la parola che più si addice alla nostra esperienza. Perché tutto questo lo facciamo monitorando i nostri comportamenti involontari e le nostre emozioni. Tutta la nostra esperienza è stata affrontata come se fosse un enorme esperimento scientifico. I nostri tester indossavano degli occhiali speciali (Tobii Glasses) che monitorano il movimento pupillare e un elettroencefalogramma che permette l’analisi della corteccia cerebrale.
Lasciati liberi di muoversi, in un ambiente come quello della fiera, cosa attirava l’attenzione dei nostri utenti? Cosa induceva le persone ad entrare in uno stand piuttosto che in un altro? Cosa elaborava davvero il nostro occhio, e cosa provava la nostra testa? Qualsiasi ambiente ha una struttura, un’architettura. Così come ci muoviamo all’interno di un sito internet, analogamente possiamo mappare i comportamenti delle persone. Possiamo comprendere quali sono le azioni che si svolgono più spesso, con maggior piacere e possiamo riuscire ad ottimizzare l’esperienza delle persone.
Sperimentiamo per ottimizzare l’esperienza delle persone #neuromarketing #SaloneDelMobile
Senza saperlo, nell’esperienza dei visitatori ci sono le risposte a domande che tempo fa ci sembravano irrisolvibili. Se l’esperienza delle persone è così importante, come possiamo ottimizzarla? La risposta è insita nell’insieme di emozioni che provano, che proviamo. È in tutti quei comportamenti, in quei gesti involontari che costituiscono la stragrande maggioranza del nostro quotidiano. I dati sono lì, a portata di mano. Provate ad immaginare quanto può essere importante riconoscere le emozioni negative di un vostro potenziale cliente. Le neuroscienze oggi ci permettono di indagare questi mondi e di raccogliere queste informazioni. Capire come utilizzarle è ciò che facciamo nei nostri laboratori. Ma il laboratorio più grande che abbiamo è il mondo. Le emozioni ci guidano più di quanto siamo disposti ad ammettere. Riuscire a semplificare il lavoro del nostro pilota automatico significa poter dedicare le nostre risorse a goderci i frutti delle nostre scelte. L’altalena di emozioni comporta un dispendio energetico da non sottovalutare.
Riconoscere le emozioni è importante per capire l’esperienza delle persone #neuromarketing
Ad esempio, quanto può essere importante fornire relax, in un contesto di persone particolarmente stanche? Noi, quando esausti, finalmente ci siamo adagiati nelle poltrone di Casamania, non potevamo che provare un enorme piacere.
Un grande ringraziamento a ARPER, CALLIGARIS, CASAMANIA e LAGO che ci hanno accolto nei loro splendidi stand!